mercoledì 2 settembre 2009

Considerazioni

Oggi mi sono fermato un attimo a pensare perchè, in Italia, anche chi non naviga nell'oro, si ostina a difendere i privilegi di pochi, appoggiando e idolatrando ancora un personaggio come Berlusconi.
Lo capirei da chi da lui è difeso, incentivato, privilegiato.
Il proletariato, storicamente, ha sempre combattuto per maggiori diritti e per una equità sociale. In questo periodo storico invece, chi non ha, è convinto di avere o almeno è convinto di poter avere.
L'illusione creata dai media, dall'informazione che spinge al consumo, ha cambiato prospettiva.
Bisogno indotto ma anche "facilmente" realizzabile. Si creano falsi valori e status che diventano obiettivi da raggiungere. La "Mini" la "500" l'"Audi A3" l'"i-phone" o tanto altro.
La bravura di questo "regime" è stata quella, in anni di bombardamento mediatico, di allontanare ogni bisogno vero per sostituirlo con un bisogno indotto. Il consumismo portato all'accesso tanto da far credere a molti di essere in quella parte privilegiata di italiani.
Si sentono operai parlare come Briatore, come se la crisi economica a loro non toccasse.
La politica è diventata simile a una fede calcistica e non si analizza più il buono o il cattivo, il giusto o l'ingiusto ma semplicemente i colori di appartenenza.
L'informazione devia dal fine e tutto viene addormentato, manipolato.
Forse piano piano chi è (solo) convinto di avere si accorgerà che ha ben poco ed è rimasto con quelle poche briciole che il "regime" gli ha dato.
Ci accorgeremo che non abbiamo pur essendo convinti di avere.

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Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-