martedì 26 agosto 2008

Un paese pieno di merde

Mi avete proprio rotto le palle!!!
Per il mio modo di essere, per il mio modo di fare, non ho mai cercato di crearmi inimicizie o antipatie.
Sto nel mio!
Io non rompo le palle a te tu non le rompi a me.
Da quando ho compiuto un'età che mi ha permesso di ragionare con la mia testa a oggi, raramente mi sono permesso di parlare male o esprimere giudizi di qualunque natura su qualunque persona.
Quello che non capisco è che cazzo volete da me!
Una merda e dietro tante piccole merdine.
Tutti acquattati con gli sguardi bassi.
Tutti a dar fiato alla bocca tanto per poter dire qualcosa perché siete talmente privi di argomenti, di contenuti, che l'unico modo di vivere è parlare di altri.
Uno alla volta...

sabato 23 agosto 2008

Lode a te...

Lode a te... merda d'uomo.
Lode a te che ti vanti.
Continui a parlare e ridere non conscio di quello a cui vai incontro.
Chi fa le "cappelle" le paga... a te la tua costerà cara.
Per tua sfortuna io non ne ho fatte.
Una alla volta cadono le porte e presto sentirai bussare alla tua.
Piano vedrai allontanare chi con te non vuole spartire i tuoi errori.
Lode a te merda d'uomo.
Un passo dietro l'altro arriverò.
Non io, non perderò altro tempo.
Mi sei costato il poco tempo libero che mi ero ritagliato.
Me lo ripagherai con interessi abbondanti.
Attento come parli, attento dove e con chi.
A differenza TUA, IO ho molti amici.
Vedremo cosa faranno i tuoi per te.
Lode a te... e ricorda... anche Michelangelo ha fatto le sue "cappelle".


venerdì 22 agosto 2008

Auguri a tutti

Oggi mi è presa così

giovedì 21 agosto 2008

Messaggio nella bottiglia

In questi giorni mi sento spesso come un naufrago, come mi fossi svegliato per caso in un'isola deserta. Solo, attento a ogni movimento, a ogni fruscio. Come un naufrago mi siedo e aspetto scrutando all'orizzonte.
Allora che fare... scrivo un messaggio lo infilo nella bottiglia e lo affido al mare.

"Ho visto stolti sorridere, ridere di me, sparlare accusare, sommare e sottrarre. Ma come in ogni conto tutto si decide alla fine.
Ciondolante, dinoccolato a mostrar tutti i denti, inventare per sentirsi importante, circondato da piccole insulse creature, assoggettate perchè troppo stupide per pensare da sole. A testa bassa, come a cercar qualcosa a terra, forse per non scorgere lo sguardo, forse perchè troppo codardi per sostenere le parole dette. Ride lo stolto senza sapere che prima o poi qualcuno chiederà giustizia e sarà pesante e nota a tutti. Qualcuno avrà da perdere qualcosa, io ho già perso.
Quando non si è più ragazzini, non ci si comporta da ragazzini.
E' ora di smettere di ridere e di cominciare a tirar le fila.
Io vado a testa alta non abbasso lo sguardo. Adesso tocca a voi. Ridi ridi di capitan falaska in mutande, ridi fino a non aver più fiato. Racconta, condisci, infarcisci e carica, ridi e racconta, racconta e ridi.
Io ho altro per cui vivere, ho una mia vita da raccontare, amici, amore e rispetto. Tu non credo!
Preparati però, qualcosa racconterai, un motivo per parlare lo avrai ma non so quanto sarà divertente e quanto ancora ci sarà da ridere.
Cammina lo stolto, ciondolante fino quando non si scioglie la matassa"

Affido il messaggio alla bottiglia, il mare (della rete) è grande ma chissà se arriverà mai a destinazione.

Fuori...

Si va avanti.
Si va avanti perchè è giusto.
Ti accorgi che le cose sembrano quietarsi lentamente.
L'odio non svanisce, l'insofferenza neppure.
Sembra un po' tutto ovattato, rallentato, coperto di una luce strana quasi inappropriata.
Poi ti siedi all'ombra e il panorama toglie il fiato pur tu ne sia abituato quasi assuefatto.
Il bello è bello, nonostante tu lo abbia visto mille volte.
Sorridi e guardi il sorriso di chi hai accanto.
Traspira il piacere fresco come la brezza che accompagna i raggi ancora caldi del sole.
Tutto è improvvisato, preparato senza cura, ma il disordine che si crea è perfetta spontaneità.
La mente ricade sui soliti pensieri ma oggi è inutile, qualcosa riporta l'attenzione sull'intorno. Ritorna quell'odio che come amaro di bile risale quasi fino la gola ma nello stesso momento a un passo, il ramo che da ombra rilascia una mela il cui tonfo assomiglia al battere di mani del maestro all'alunno distratto.
Oggi si pensa ad altro.
Fuori quei vili che sono entrati di prepotenza negli equilibri.
La brezza è sempre fresca e il sole, nel suo percorso monotono, torna a infastidire le palpebre.
La testa si svuota ma i rintocchi non lasciano scampo, non lasciano ancora molto tempo per impregnare i sensi di quello spirito del luogo e del suo panorama.
E' ora di partire, di tornare alla vita ma oggi, senza pensare, senza in mente ancora quei vili.

martedì 19 agosto 2008

ODIO

Qualche volta è d'obbligo, si deve mutare il proprio essere, invertire l'evoluzione e tornare a cacciare.
Come la farfalla in una improbabile involuzione torna bruco e lo splendido cigno il brutto anatroccolo.
Il cane più docile se ferito mostra i denti pronto ad azzannare.
Qualcuno è capace di tirar fuori il peggio di quello che tieni dentro, non sapendo che quello che non si vede è celato solo perché troppo brutto da incontrare.
Imparare un nuovo sentimento serve, ti aiuta a crescere e a scoprire qualcosa di nuovo che non hai mai vissuto.
L'odio ha quel sapore appena amaro, che lascia in bocca un gusto che col tempo può diventare piacevole, piacevole in rapporto alla distanza che ti divide da prendere le tue rivincite.
Una patina sulla pelle lieve impalpabile ma presente.
Tutti sappiamo mordere anche se non lo abbiamo mai fatto.
Piano piano si arriva alla meta e più la meta è lontana più lunga sarà la sofferenza del percorrere il sentiero, più piacevole il dissetarsi della vendetta.
Non pensavo di poter tirare fuori questo di me.
Ormai è fuori alla luce, un io libero e non ha intenzione di tornare indietro fino quando non avrà bevuto a quella fresca fonte.
Non smetterò fino quando non mi sarò tolto le mie soddisfazioni qualunque sia il prezzo da pagare, sarà sempre meno oneroso del conto che presenterò.
Chi sa non può leggere altrimenti capirebbe quanto sarà facile fiutare l'odore.
Arriverà il momento prima o poi in cui gli occhi cadranno uno dentro l'altro.
Basterà quello per portare scompiglio, il resto arriverà con funesta calma, con passi lenti ma dolorosi.

Piano piano arriverò a gustare quel sapore dolciastro

Ezechiele 25:17... Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perché egli e' in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno, su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome e' quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.

Fino alla fine...

Questa volta non mi fermerò, arriverò fino in fondo, cercherò fino a non aver pace.
Non si può pensare che ci siano persone così viscide, spregevoli, prive di ogni ritegno.
Lacrime e sangue, tutte quelle che riuscirò a far versare.
Ogni stilla possibile perchè non sopporto chi gode delle difficoltà degli altri.
Odio chi si crogiola nelle altrui disgrazie.
Odio chi ne provoca tanto per rendersi vivo e importante.
Passerò sopra ogni corpo, calpesterò ogni serpe, schiaccerò ogni testa si leverà più alta del mio piede.
Morderò e lacererò la carne se sarà necessario per riportare l'ordine.
Il mio ordine, o un qualunque ordine che mi faccia stare meglio, che mi faccia dormire senza sussulti.

lunedì 18 agosto 2008

Un altro esempio di democrazia italiana...

Ecco a voi il nuovo baluardo dell'informazione italiana.
Grazie Barbareschi


Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-