giovedì 21 agosto 2008

Fuori...

Si va avanti.
Si va avanti perchè è giusto.
Ti accorgi che le cose sembrano quietarsi lentamente.
L'odio non svanisce, l'insofferenza neppure.
Sembra un po' tutto ovattato, rallentato, coperto di una luce strana quasi inappropriata.
Poi ti siedi all'ombra e il panorama toglie il fiato pur tu ne sia abituato quasi assuefatto.
Il bello è bello, nonostante tu lo abbia visto mille volte.
Sorridi e guardi il sorriso di chi hai accanto.
Traspira il piacere fresco come la brezza che accompagna i raggi ancora caldi del sole.
Tutto è improvvisato, preparato senza cura, ma il disordine che si crea è perfetta spontaneità.
La mente ricade sui soliti pensieri ma oggi è inutile, qualcosa riporta l'attenzione sull'intorno. Ritorna quell'odio che come amaro di bile risale quasi fino la gola ma nello stesso momento a un passo, il ramo che da ombra rilascia una mela il cui tonfo assomiglia al battere di mani del maestro all'alunno distratto.
Oggi si pensa ad altro.
Fuori quei vili che sono entrati di prepotenza negli equilibri.
La brezza è sempre fresca e il sole, nel suo percorso monotono, torna a infastidire le palpebre.
La testa si svuota ma i rintocchi non lasciano scampo, non lasciano ancora molto tempo per impregnare i sensi di quello spirito del luogo e del suo panorama.
E' ora di partire, di tornare alla vita ma oggi, senza pensare, senza in mente ancora quei vili.

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Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-