giovedì 6 novembre 2008
lunedì 29 settembre 2008
mercoledì 17 settembre 2008
giovedì 11 settembre 2008
martedì 26 agosto 2008
Un paese pieno di merde
Per il mio modo di essere, per il mio modo di fare, non ho mai cercato di crearmi inimicizie o antipatie.
Sto nel mio!
Io non rompo le palle a te tu non le rompi a me.
Da quando ho compiuto un'età che mi ha permesso di ragionare con la mia testa a oggi, raramente mi sono permesso di parlare male o esprimere giudizi di qualunque natura su qualunque persona.
Quello che non capisco è che cazzo volete da me!
Una merda e dietro tante piccole merdine.
Tutti acquattati con gli sguardi bassi.
Tutti a dar fiato alla bocca tanto per poter dire qualcosa perché siete talmente privi di argomenti, di contenuti, che l'unico modo di vivere è parlare di altri.
Uno alla volta...
sabato 23 agosto 2008
Lode a te...
Lode a te che ti vanti.
Continui a parlare e ridere non conscio di quello a cui vai incontro.
Chi fa le "cappelle" le paga... a te la tua costerà cara.
Per tua sfortuna io non ne ho fatte.
Una alla volta cadono le porte e presto sentirai bussare alla tua.
Piano vedrai allontanare chi con te non vuole spartire i tuoi errori.
Lode a te merda d'uomo.
Un passo dietro l'altro arriverò.
Non io, non perderò altro tempo.
Mi sei costato il poco tempo libero che mi ero ritagliato.
Me lo ripagherai con interessi abbondanti.
Attento come parli, attento dove e con chi.
A differenza TUA, IO ho molti amici.
Vedremo cosa faranno i tuoi per te.
Lode a te... e ricorda... anche Michelangelo ha fatto le sue "cappelle".
venerdì 22 agosto 2008
giovedì 21 agosto 2008
Messaggio nella bottiglia
Allora che fare... scrivo un messaggio lo infilo nella bottiglia e lo affido al mare.
"Ho visto stolti sorridere, ridere di me, sparlare accusare, sommare e sottrarre. Ma come in ogni conto tutto si decide alla fine.
Ciondolante, dinoccolato a mostrar tutti i denti, inventare per sentirsi importante, circondato da piccole insulse creature, assoggettate perchè troppo stupide per pensare da sole. A testa bassa, come a cercar qualcosa a terra, forse per non scorgere lo sguardo, forse perchè troppo codardi per sostenere le parole dette. Ride lo stolto senza sapere che prima o poi qualcuno chiederà giustizia e sarà pesante e nota a tutti. Qualcuno avrà da perdere qualcosa, io ho già perso.
Quando non si è più ragazzini, non ci si comporta da ragazzini.
E' ora di smettere di ridere e di cominciare a tirar le fila.
Io vado a testa alta non abbasso lo sguardo. Adesso tocca a voi. Ridi ridi di capitan falaska in mutande, ridi fino a non aver più fiato. Racconta, condisci, infarcisci e carica, ridi e racconta, racconta e ridi.
Io ho altro per cui vivere, ho una mia vita da raccontare, amici, amore e rispetto. Tu non credo!
Preparati però, qualcosa racconterai, un motivo per parlare lo avrai ma non so quanto sarà divertente e quanto ancora ci sarà da ridere.
Cammina lo stolto, ciondolante fino quando non si scioglie la matassa"
Affido il messaggio alla bottiglia, il mare (della rete) è grande ma chissà se arriverà mai a destinazione.
Fuori...
Ti accorgi che le cose sembrano quietarsi lentamente.
L'odio non svanisce, l'insofferenza neppure.
Sembra un po' tutto ovattato, rallentato, coperto di una luce strana quasi inappropriata.
Poi ti siedi all'ombra e il panorama toglie il fiato pur tu ne sia abituato quasi assuefatto.
Il bello è bello, nonostante tu lo abbia visto mille volte.
Sorridi e guardi il sorriso di chi hai accanto.
Traspira il piacere fresco come la brezza che accompagna i raggi ancora caldi del sole.
Tutto è improvvisato, preparato senza cura, ma il disordine che si crea è perfetta spontaneità.
La mente ricade sui soliti pensieri ma oggi è inutile, qualcosa riporta l'attenzione sull'intorno. Ritorna quell'odio che come amaro di bile risale quasi fino la gola ma nello stesso momento a un passo, il ramo che da ombra rilascia una mela il cui tonfo assomiglia al battere di mani del maestro all'alunno distratto.
Oggi si pensa ad altro.
Fuori quei vili che sono entrati di prepotenza negli equilibri.
La brezza è sempre fresca e il sole, nel suo percorso monotono, torna a infastidire le palpebre.
La testa si svuota ma i rintocchi non lasciano scampo, non lasciano ancora molto tempo per impregnare i sensi di quello spirito del luogo e del suo panorama.
E' ora di partire, di tornare alla vita ma oggi, senza pensare, senza in mente ancora quei vili.
martedì 19 agosto 2008
ODIO
Come la farfalla in una improbabile involuzione torna bruco e lo splendido cigno il brutto anatroccolo.
Il cane più docile se ferito mostra i denti pronto ad azzannare.
Qualcuno è capace di tirar fuori il peggio di quello che tieni dentro, non sapendo che quello che non si vede è celato solo perché troppo brutto da incontrare.
Imparare un nuovo sentimento serve, ti aiuta a crescere e a scoprire qualcosa di nuovo che non hai mai vissuto.
L'odio ha quel sapore appena amaro, che lascia in bocca un gusto che col tempo può diventare piacevole, piacevole in rapporto alla distanza che ti divide da prendere le tue rivincite.
Una patina sulla pelle lieve impalpabile ma presente.
Tutti sappiamo mordere anche se non lo abbiamo mai fatto.
Piano piano si arriva alla meta e più la meta è lontana più lunga sarà la sofferenza del percorrere il sentiero, più piacevole il dissetarsi della vendetta.
Non pensavo di poter tirare fuori questo di me.
Ormai è fuori alla luce, un io libero e non ha intenzione di tornare indietro fino quando non avrà bevuto a quella fresca fonte.
Non smetterò fino quando non mi sarò tolto le mie soddisfazioni qualunque sia il prezzo da pagare, sarà sempre meno oneroso del conto che presenterò.
Chi sa non può leggere altrimenti capirebbe quanto sarà facile fiutare l'odore.
Arriverà il momento prima o poi in cui gli occhi cadranno uno dentro l'altro.
Basterà quello per portare scompiglio, il resto arriverà con funesta calma, con passi lenti ma dolorosi.
Piano piano arriverò a gustare quel sapore dolciastro
Fino alla fine...
Non si può pensare che ci siano persone così viscide, spregevoli, prive di ogni ritegno.
Lacrime e sangue, tutte quelle che riuscirò a far versare.
Ogni stilla possibile perchè non sopporto chi gode delle difficoltà degli altri.
Odio chi si crogiola nelle altrui disgrazie.
Odio chi ne provoca tanto per rendersi vivo e importante.
Passerò sopra ogni corpo, calpesterò ogni serpe, schiaccerò ogni testa si leverà più alta del mio piede.
Morderò e lacererò la carne se sarà necessario per riportare l'ordine.
Il mio ordine, o un qualunque ordine che mi faccia stare meglio, che mi faccia dormire senza sussulti.
lunedì 18 agosto 2008
Un altro esempio di democrazia italiana...
Grazie Barbareschi
mercoledì 30 luglio 2008
mercoledì 23 luglio 2008
Parole al vento
Perchè il Ministro non prende le distanze dalla formazione politica a cui appartiene il Sindaco che ha rimosso la foto del Presidente della Repubblica dal proprio ufficio?
Coerenza???
Non credo sia una parola conosciuta da questo signore e questo lo testimonia il suo "cammino" politico.
Solo una commento da fare.
VERGOGNA!!!
martedì 15 luglio 2008
A torto o a ragione... un paese che legittima la violenza
G8: BOLZANETO, 15 CONDANNE E 30 ASSOLTI
GENOVA - Ventitre anni e nove mesi di reclusione per 15 imputati e assoluzione per 30: e' la sentenza emessa questa sera dopo 11 ore e mezza di camera di consiglio dalla terza sezione del tribunale di Genova presieduta da Renato Delucchi. I Pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati avevano chiesto condanne nei confronti di 44 imputati per oltre 76 anni di carcere con pene variabili da 6 mesi a 5 anni e 8 mesi di reclusione e una sola assoluzione. In pratica i giudici hanno ridotto di un terzo sia le richieste di condanna che il numero dei condannati. Non hanno inoltre confermato per la maggior parte degli imputati il reato di abuso d' ufficio doloso, contestato dai pm in sostituzione del reato di tortura non ancora previsto dal nostro ordinamento giudiziario. Solo ad Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria, infatti, i giudici hanno confermato l' impostazione accusatoria, confermando il reato di abuso d'ufficio e condannandolo a 5 anni di carcere.
Gli altri condannati sono Alessandro Perugini, all'epoca numero due della Digos di Genova, il funzionario di polizia con il grado piu' alto nella struTtura, e l'ispettore Anna Poggi, rispettivamente a 2 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno; Daniela Maida, ispettore superiore ad 1 anno e 6 mesi di reclusione; Antonello Gaetano, a 1 anno e 3 mesi, gli ispettori della polizia di Stato Matilde Arecco, Natale Parisi, Mario Turco e Paolo Ubaldi ad 1 anno di reclusione ciascuno. Massimo Luigi Pigozzi, assistente capo della polizia di Stato a 3 anni e 2 mesi di reclusione; Barbara Amadei a 9 mesi, Alfredo Incoronato a 1 anno, Giuliano Patrizi a 5 mesi. Sono inoltre stati condannati i medici Giacomo Toccafondi ad 1 anno e 2 mesi di reclusione e Aldo Amenta a 10 mesi. Le pene non saranno comunque scontate per effetto del provvedimento di indulto.
Il tribunale di Genova ha inoltre condannato i ministeri della Giustizia e degli Interni, responsabili civili, al risarcimento di numerose parti civili in solido con alcuni degli imputati condannati. I giudici hanno assegnato a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva da 2500 a 15.000 euro in favore di alcune parti civili, tra cui Massimiliano Amodio, Giuseppe Azzolina, Anna Julia Kutschkau, Luis Garcia Lorente, e Mohamed Tabbach (15.000 a testa); a Enrica Bartezaghi Roberto Gallo, Liliana Fassa e Ettorina Gandina (2500 a testa) e per le restanti parti civili la somma di 10.000 euro. Tra gli imputati assolti figura il colonnello di polizia penitenziaria Oronzo Doria, ora generale, per il quale i pm avevano chiesto una condanna a 3 anni e 6 mesi.
Sono stati inoltre assolti tutti i carabinieri imputati. Confermata per Giuseppe Fornasiere ufficiale della polizia penitenziaria l'assoluzione come avevano chiesto i pm. ''Nella sostanza l'accusa di abuso d'autorita' e' stato riconosciuta. Inoltre e' stata riconosciuta la responsabilita' di diversi imputati'', ha commentato il pm Vittorio Ranieri Miniati, che ha rappresentato l'accusa con la collega Patrizia Petruzziello. ''E' stato riconosciuto - ha proseguito - che qualcosa di grave nella caserma di Bolzaneto e' successo''. ''Il tribunale - ha aggiunto - ha ritenuto di assolvere diversi imputati. Leggeremo la sentenza e valuteremo se fare appello. Complessivamente e' un giudizio di soddisfazione a conclusione del processo e dopo un'istruttoria che ci ha impegnato per anni''. Vittorio Agnoletto, all'epoca del G8 portavoce del Genoa Social Forum ha commentato: ''Per la prima volta un'aula di tribunale ha riconosciuto che quanto affermato dalle vittime e dal movimento corrisponde alla verita'''. ''La dimostrazione di questo - ha aggiunto - sono le provvisionali previste per tutte le vittime e quindi la conferma che le violenze sono state commesse. E' importante che i ministeri siano chiamati a rispondere a loro volta ai risarcimenti perche' questo indica una responsabilita' politica del governo di allora''. Per Gigi Malabarba, senatore di Sinistra critica ''violenze e torture da parte di poliziotti e guardie a Bolzaneto sono avvenute, anche se la magistratura ha accertato solo specifici episodi: e' vero che il reato di tortura non esiste in Italia, ma e' un po' troppo poco dopo sette anni! Ora va messa sotto accusa l'intera catena di comando che ha pianificato e realizzato la repressione al G8 di Genova''.
Tratto da Libero News
venerdì 11 luglio 2008
Sabina Guzzanti FOREVER
Sabina Guzzanti 2/3
Sabina Guzzanti 3/3
Un paese di idioti... in fila
Oggi 11 luglio ne ho avuto la conferma.
Tre indizi fanno una prova. Guardando questa Italia di indizi se ne raccolgono a centinaia.
La notizia delle code davanti i negozi per acquistare il nuovo IPhone mi fa capire come questo paese sia agli sgoccioli. Una deriva sociale, culturale priva di ogni senso. La superficialità che invade come un blob il sistema.
Ma tutto andrà in tilt.
Presto succederà, come quando sbattuto troppo forte il flipper si ferma e la pallina cade rapida in buca.
Intanto ci si abitua a far la fila, come i nostri nonni in coda per il pane... sperando solo di non doverla fare per necessità e non per sfizio.
Un paese di idioti... in fila.
mercoledì 9 luglio 2008
Quindici anni di "Forza DS" - 9 luglio 2008 Beppe Grillo Piazza Navona a Roma
Riporto il testo e il video dell'intervento di Beppe Grillo a Roma. Penso che sia bene che più gente possibile venga a conoscenza di quello che succede in questa povera Italia. Siamo alla frutta!
Riporto il testo del mio intervento di ieri, in piazza Navona a Roma:
"Italiani! Non siamo collegati per un incidente “tecnico”. Ero collegato fino a quattro, dieci minuti fa. Andava tutto bene. Poi, stranamente, manca il segnale. Allora, voi vi dovete immaginare. Io mi devo immaginare voi e voi dovete immaginare me. Non immaginatemi più grasso, cattivo, sudante e che spara parolacce. Ho fatto un corso “gandhiano” e la parola più schifosa che mi è uscita negli ultimi sei mesi è: “belin!”. Quindi, immaginatemi più snello, dimagrito e molto “per bene”. Non ho intenzione di offendere nessuno. Io voglio cercare di immaginare voi; il perché siete lì. Voi che siete quaranta, settantamila – la Questura dirà 2.500 – perché siete li? Siete lì anche per dimostrare la vostra esistenza, cari amici. Io forse ce l’ho più con voi che con gli psiconani, ballerini e affini. Io ce l’ho con questa grande, straordinaria presa per il culo, che ad quindici anni fanno ai cittadini italiani. Una grandissima presa per il culo di questo governo finto e di questa opposizione finta. Ecco perché ci troviamo in questa situazione. Voi siete lì e io sono qua a parlare, non so a chi. Ormai c’è un delirio totale. Lo psiconano, Berlusconi, è andato in Giappone per il G8 e ha collezionato un’altra figura di merda, in nome e per conto del popolo italiano. Io con questa parola, “Popolo Italiano”, non mi ci identifico più cari signori. E io vorrei – ho parlato anche col mio avvocato – che ogni volta che Berlusconi nomina il popolo italiano, faccia una postilla: “tranne la famiglia Grillo!”. Bene, ma non è neanche colpa dello psiconano. Lo psiconano è solo l’effetto. La causa è quella che ho detto prima. C’è stato un partito unico. Un partito unico per quindici anni. Hanno fatto finta. Prodi, Berlusconi, D’Alema, Berlusconi. È tutta una presa per il culo. Allora, cosa bisogna fare? Non lo so cosa bisogna fare. Questo è un governo, cari amici, che vive con marchette televisive. In qualsiasi popolo, in qualsiasi paese del mondo, totalitario o democratico, se un premier avesse telefonato per vendere della fica in leasing, come ha fatto il nostro premier, per corrompere dei senatori, per far cadere il governo, sarebbe arrestato per colpo di stato. Non è importante la fica, cari amici, è importante quello che vuole la gente. E lui dà quello che vuole la gente. Un certo tipo di gente. In nessuno Stato del mondo ci sarebbe un premier che ha corrotto col suo legale, Previti, un giudice per acquistare la più grande compagnia editoriale del Paese. Che Paese è diventato questo? Ecco perché ce l’ho.
Conflitto di interessi. Cazzo. La Sinistra e il conflitto di interessi. La prima cosa che doveva fare era la legge sul conflitto di interessi. Ma è un conflitto che riguarda anche i loro interessi. Ecco perché io sono così alterato. Ma è dir poco, alterato.
Sono andati oltre. Non so chi sia questo Veltroni-Topo Gigio. È il nuovo Mastella? Chi è? Chi è questo grande personaggio? Non è neanche un uomo. È un soggetto! Cos’è? È un avverbio! Che cos’è? Non riesco a capire neanche cosa siano i suoi discorsi. Mette un aggettivo e dei sostantivi. Lui non ha né cuore, né polmoni, né cervello. Ha solo dei sostantivi. Come i suoi discorsi. Ha fatto delle cose memorabili e sarà ricordato nella storia. In tre mesi. La prima cosa che ha fatto, da statista, è andare a parlare di istituzioni con lo psiconano: un prescritto iscritto alla P2, invece che con i suoi collaboratori e i suoi alleati. In tre mesi ha fatto cose straordinarie Topo Gigio-Veltroni. In tre mesi ha: sciolto il governo, perso il Comune di Roma e disintegrato tutti partiti di sinistra. È il più grande alleato della nanoparticella tossica che esista in natura. E allora, allora io voglio capire in che Paese siamo e perché siamo lì.
Perché siamo qui a parlarci? C’è stato solo un partito. Solo un partito in Italia: Forza DS. E questo ha sfasciato lo Stato. Allora, ci vorrebbe una persona chiara. Ci vorrebbe un curatore fallimentare in Italia. Perché lo Stato è fallito!
Italiani! Lo Stato è fallito! Vi do due dati, così, a caso. Abbiamo uno dei debiti pubblici più grandi del mondo: 1647 miliardi di euro. Ogni anno aumenta di 80 miliardi per gli interessi. Sono a Marzo abbiamo pagato 23 miliardi di interessi sul debito. Nel 2008 chiuderanno 300.000 azienda. 300.000. e le altre piccole aziende sono in mano alle banche con dei debiti che arrivano a 780 miliardi di euro. Non fallirà solo lo Stato. Falliranno le banche e ve ne accorgerete quando l'Esercito, invece dell'immondizia di Napoli, presiederà l'Unicredit e le banche vicine.
Allora che cosa dobbiamo fare? Io non lo so cosa dobbiamo fare.
Lì parlate di giustizia. Abbiamo avuto delle votazioni ignobili, completamente illegali, nessuno poteva dare il voto di preferenza. C'erano delle coalizioni di partiti improbabili. Avevano lo stesso piano industriale. Lo psiconano è il garante di un comitato d'affari, ve lo mettete in testa, che è la stessa cosa?
Parliamo di giustizia o di che cosa? Abbiamo 18 condannati in via definitiva in Parlamento. Cazzo, 18 condannati sono ancora lì e se Mangano, lo stalliere di Arcore, era un eroe questi 18 condannati in Parlamento sono i supereroi. Grandi supereroi con i super poteri. Sapete qual è il loro super potere? È il silenzio: non parleranno mai contro il loro padrone. Io che sono un comico devo incazzarmi e devo dire questo, devo dire che questo Paese non c'è più! Quale giustizia? Dov'eravate voi? Vi vorrei guardare in faccia DS e Margherita, dov'eravate quando hanno fatto l'indulto? Che differenza c'è tra le leggi di Berlusconi che ammazza 100 mila processi e l'indulto? Non c'è nessuna differenza.
Abbiamo tre Regioni in preda alla Mafia. Quando siamo andati all'Euro Parlamento a Strasburgo, De Magistris ha spiegato benissimo ai nostri parlamentari da 20 mila euro al mese. Ha spiegato che 8 miliardi di euro se li erano disintegrati 3 Regioni. Solo la Calabria 5 miliardi in depuratori, la Campania in impianti per lo smaltimento rifiuti mai fatti. Che cosa sta succedendo a questo Paese? Non c'è più niente.
Milletrecento morti. Non sono morti, così, sul lavoro. Sono assassinati sul lavoro perché non investiamo nulla sulla sicurezza sul lavoro. Parlate con Renzo Piano. Preventivano le morti dei grandi lavori: nel Ponte sullo Stretto è stato statisticamente provato che in 10 anni potrebbero morire 23 persone, è già nella statistica. Andate a vedere quante persone muoiono in un cantiere in Giappone. Renzo Piano ha fatto un aeroporto in Giappone in 10 anni e non è morto nessuno. Nessuno è morto.
Invito un po’ a pensare ai cittadini, perché la politica è finita. I partiti si sono suicidati tutti e i cittadini si devono riprendere in mano la loro vita, con i loro risparmi, i loro soldi, la loro vita sentimentale familiare, la loro vita di consumatori e di azionisti. Riprendersela in mano. E invece cosa succede? La nano particella impazzita tossico nociva va in Giappone e dice che a Vicenza amplierà la base militare americana perché il suo amico menomato mentale Bush gli ha detto di ampliarla. C'è un referendum in atto a Vicenza: decideranno i cittadini se ampliarla o no e non un psiconano. Dove sono andati i cittadini? Esclusi da tutto.
Un altro ministro, che non so da dove è uscito, si chiama Zaia. È un organismo modificato geneticamente lui e parla degli OGM dicendo cose da fantascienza. Dice che dato l'80 per cento dei cittadini è contro gli OGM “faremo una verifica e un controllo per fare una prova con gli OGM in Italia”. Ecco la prova che noi non contiamo più niente. Facciamo il referendum sulla la Legge Elettorale e prima facciamo le elezioni e poi il referendum. Portiamo un milione e mezzo di firme l'11 luglio a Roma e li butterano nel cesso. Non ci siamo più come cittadini. Non c'è rimasto più niente.
Vi chiedo una cosa per cortesia. Ritornate a cominciare a vedere di riprendervi la vostra vita. Cazzo, spostano giudici, spostano processi, spostano qualsiasi cosa. Fanno la banda dei 4: la legge Schifo-Alfano. Le quattro più alte cariche dello Stato sono immuni da ogni tipo di giustizia. Potranno delinquere e non gli succederà nulla. Chi sono questi quattro? Abbiamo Schifani che, come dice Travaglio e i libri di Abbate, si vede chi era. Ha delle amicizie per lo meno dubbie di mafiosi post datati. Berlusconi, uno prescritto iscritto alla P2. Ma chi sono queste persone qua? Com'è potuto succedere?
Chi è Fini, la badante di Berlusconi? L'hanno fotografato sullo yacht di Tronchetti Provera.
Ora vai a vedere che sullo yacht di Tronchetti Provera c'è la terza carica dello Stato quando nel momento in cui sale sulla barca la Telecom manda sulla strada oltre 20 mila famiglie. E' questa l'Italia che dobbiamo preparare ai nostri figli?
Che cosa sta succedendo? Questo è uno Stato fallito. La Telecom ne licenzierà 20 mila, l'Alitalia 8 mila, con Air France erano 2 mila. Poi gli altri, come la Fiat che a piacere licenzierà. Sono anni che dico che fanno insider trading, che truccano bilanci. E' il trucco del bilancio, ormai.
Sono le falsificazioni che fanno normalmente. E allora dovremmo avere il coraggio di prendere un curatore fallimentare che ci dica: “Signori, è finita. Signori, il debito va congelato per 5, 6 anni. Signori, bisogna abolire le province, bisogna raggruppare i comuni sotto i 10.000 abitanti, bisogna snellire lo Stato. Bisogna rilanciare le piccole imprese, che pagano prima l’IVA, pagano prima le tasse dell’anno dopo, invece noi cosa facciamo? Impronte digitali ai Rom e allora nessuno vi ha mai detto perché abbiamo i Rom qui? Allora non ve l’ha detto la Bonino, non ve l’ha detto Frattini. Noi abbiamo fatto un bel baratto, cari signori. Abbiamo barattato 22.000 imprese italiane in Romania, finanziate con i nostri soldi, attraverso i fondi europei, dove ci sono i nostri soldi. Abbiamo finanziato 22.000 imprese là, contro i 220.000 rumeni qua. Uno scambio di flussi. La Confindustria non dice nulla, i sindacati non dicono nulla. Cazzo non dicono nulla!
Dovevamo fare una fare una manifestazione. Dovevamo fare una fare una manifestazione. Dovevamo fare una fare una manifestazione il 25 luglio. Era un “Gita su Roma”. Era una cosa goliardica con le biciclette, i monopattini, le carrozzelle. E fare un itinerario e passare davanti alle rovine, intese come le sedi dei nostri ex partiti. Le rovine. Con una guida che spiegava chi erano e cosa facevano. Da Azzurro Caltagirone, alla nanoparticella psicotica. Potevamo divertirci anche un po’. E allora la Questura, dato che hanno un accordo – non è un legge, è un accordo – la Questura di Roma ha un accordo con i sindacati e i partiti, per non far fare manifestazioni davanti alle sedi dei sindacati e alle sedi dei partiti. Che sono luoghi pubblici, finanziati dai cittadini italiani. E allora che cosa volete che vi dica, io?
Dicono che offendo il Presidente della Repubblica. Io Morfeo non l’ho mai offeso. Sonnecchia. Firma delle cose. Questo patto della “Banda dei 4”. Ha firmato una cosa… Ve lo immaginate voi Pertini che firmava una legge che lo rendeva immune dalla giustizia italiana? Ma io non mi immagino neanche Ciampi, non riesco neanche a immaginarmi Scalfaro a fare una cosa così. E allora chi è questo uomo qua? Chi difende? È un primo cittadino o un uno che difende i partiti politici? Chi è? Quando c’era Chiaiano, la discarica: la Polizia contro le famiglie, a Napoli, la sua città. Lui dove festeggiava? Dove andava? È andata da una famiglia di Chiaiano a festeggiare qualcosa? Era a Capri a sentire della musica con due inquisiti: Bassolino e la moglie di Mastella.
E allora, che esempio ho io da questa gente? Quale esempio ho?
Non ne voglio più sapere di questa gente. Non ne voglio più sapere! E c’è una cosa che farà giustizia, cari amici. E non sarà più la politica, la destra, la sinistra, i comici, l’antipolitica, la demagogia. Farà giustizia l’economia. Il petrolio cambierà il mondo. Lo sta cambiando.
E questa gente non riesce a capire. E parla di nucleare. Oggi sul Corriere c’era un articolo sul nucleare, a favore del nucleare. Se raddoppiassimo tutte le centrali, avremmo il 15% dell’energia mondiale prodotta dal nucleare. Nucleare, che se non è sovvenzionato dalle tasse dei cittadini, non l’avrebbe fatto nessuno. Nucleare che è sicuro! E allora, se è sicuro, come mai non c’è nessuna compagnia di assicurazione che offre una assicurazione su una centrale nucleare? C’è il problema delle scorie. Non si sa dove metterle. L’uranio finirà tra cinquant’anni. Questa è gente che non sa. Oltre a essere disonesti culturalmente, sono meschini come persone. Non ne voglio più sapere.
Bene, il prossimo anno ci saranno le elezioni amministrative. Cominciamo dal basso. Io sosterrò tutte le liste civiche che vorranno occuparsi del loro Comune e della loro Regione. Io sarò in prima fila.
Mi dispiace per questa manifestazione che era una cosa pacifica. Abbiamo fatto 140.000 persone a Torino, non è successo nulla. Abbiamo messo 40.000 persone a Bologna. Un milione e mezzo in tutte le città italiane. Non è successo un incidente. Loro vogliono l’incidente. Avrebbero voluto che io la facessi lo stesso la manifestazione, il 25. Perché magari ci scappa il morto. La colpa è dell’antipolitica, del Grillo. Me li vedo già i titoli di domani, sui giornali.
Allora, voglio dire ai ragazzi che hanno preso biglietti, organizzato pullmann, di non buttarsi giù. Organizzeremo qualcosa. Nemmeno più in Italia. Andremo a Strasburgo, andremo a Brussel, se ci danno il permesso. Faremo dei pullmann e andremo a manifestare all’estero come è ridotto il nostro Paese.
Quindi, coraggio. E a tutti quelli che hanno causato questa disintegrazione del nostro Paese, tutti quelli che l’hanno fatto fallire, io do solo un consiglio: “Fatevi un passaporto, un gran bel passaporto, e andate tutti a ‘fanculo!”
martedì 8 luglio 2008
Blood Bowl - Il riscatto del Team Skaven
Pochi gli stimoli dei Black Arrows ormai proiettati con la testa al prossimo torneo che vedrà affrontarsi le vincitrici dei precedenti tornei e che porterà alla consacrazione del miglior team della stagione.
Clima da amichevole sul campo che vede di fronte gli Skaven di Capitan Falaska e gli Elfi di Alvad Val-Chidar.
Amichevole in campo ma poco sugli spalti visto che il primo a soccombere, colpito dalla solita sassata proveniente dalle gradinate (abbiamo seri dubbi che sia partita dalla parte elfica), è l'arbitro che ha appena il tempo di fischiare l'inizio prima di stramazzare al suolo svenuto.
Partita avvincente con continui cambi di fronte. Attaccano le frecce nere ma vanno in meta gli Skaven, palla ai Rat Attack e in meta gli elfi.
Prima frazione di gioco che si chiude con i sorci di Capitan Falaska avanti di una incollatura in una prima frazione ricca di emozioni e capovolgimenti.
A ranghi ridotti per la defezione di diversi uomini fermi per infortunio, il secondo tempo si gioca all'insegna del far play.
Sturino, colpito duro da Cuor di Quercia nel primo tempo, già in versione da spiaggia (occhiali e infradito) se ne resta in panchina lasciando spazio ai rincalzi.
La seconda frazione di gioco si apre con la meta veloce degli Skaven che portano a 2 le lunghezze di vantaggio.
Capitan Falaska mette in campo i nuovi acquisti e alza la difesa. Mossa che risulta inutile visto che i Black Arrows in pochi turni sono di nuovo in meta.
La partita sembra finita quando un guizzo del neo acquisto Pasco Saragoza lancia Joh Pentigana a segnare la sua prima meta stagionale.
4 a 2 e ultimi turni a stringersi le mani in attesa del fischio finale del direttore di gara.
Si chiude così anche la terza lega della stagione.
Forse ci si aspettava di più dai Rat Attack partiti con il piede sbagliato già dalla prima giornata.
Complimenti invece a Alvad Val-Chidar che, pur non avendo brillato in questa lega, andrà a giocarsi la possibilità di conquistare il titolo di miglior team della stagione.
giovedì 3 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008
martedì 1 luglio 2008
martedì 24 giugno 2008
Sospeso
Sospeso
Aspetto a mezzaria
Librandomi
Spalancati
Occhi aperti a cercare
Scrutando il cielo
Sospeso
Aspetto estate e inverno, primavera e autunno
Sospeso
Aspetto te
Sospeso
Aspetto cielo e sole, luna e stelle
Sospeso
Aspetto te
Sospeso
Aspetto felice
Non come amore ma sarai con me
Vorrei dividere con te la mia vita
Dividerò il tempo che mi darai
Sospeso
Aspetto te
…Con amore
martedì 10 giugno 2008
Basta poco per cambiare una giornata
Ti alzi strano, già stanco.
Io odio il martedì, più del lunedì.
Non so perché ma è così!
Però basta poco per cambiarti la giornata, ti metti in macchina con gli occhi ancora a letto, i muscoli che non hanno neppure ripreso a muoversi, intorpidito.
La sveglia non è suonata. Grazie eh... fanculo!
Tanto sono sempre in ritardo, un giorno in più uno in meno.
Però oggi è martedì, e io i martedì li odio.
Non ho neppure voglia di accendere la radio.
Si accende da sola quando avvio il motore.
Il programma non mi piace, ma quello neppure gli altri giorni, figurarsi il martedì.
Però sono abitudinario e il canale non lo cambio anche se il comando è al volante.
Tengo duro, tanto ci vuole poco.
Poi ti accorgi che basta poco, il sole finalmente è alto, le nuvole sono in agguato ma oggi sarà una bella giornata, lo si capisce da come "sgomita" il sole.
Mi vien da ridere guardando un gatto sul bordo della carreggiata.
Alla radio passa "Aguas de março", la nebbiolina sale lenta dai campi ancora umidi.
Il sole "sgomita" mentre il piano prende velocità.
Basta poco per cambiare una giornata anche se oggi è martedì, e io... i martedì li odio!!!
venerdì 23 maggio 2008
Rat Attack - ABC (Durantina Rage)
Come cos'è?
Che domande Blood Bowl.
Rat Attack - ABC
Seconda partita seconda sconfitta.
Rat Attack con il fiato corto contro le squadre di peso della lega.
Un Durantina Rage iniziato sotto una cattiva stella che vedrà ancora un duro incontro per coach Capitan Falaska, la temibile X-Legio.
"Siamo fiduciosi, il gioco espresso in campo non rispercchia certo la classifica che ci portiamo dietro. Poche mete contro le squadre di peso della Lega ci hanno penalizzato ma non è facile giocare contro gli uomini bestia di Rapskalion e i pesantissimi orchi di Al Verdone.
Di certo il sorteggio non ci ha favorito mettendoci subito di fronte le squadre picchiatrici della BBC League
mah... tolto il dente risolto il problema.
Ai ragazzi ho chiesto un veloce riscatto, la X-Legio sarà un ottimo banco di prova visto anche i dissapori che si sono creati nel Mausoleum Memorial 2008.
Abbiamo recuperato tutti gli effettivi anche se purtroppo dobbiamo piangere la dipartita di Zato Ska. Cose che capitano in questo sport che non è certo per signorine.
Puntiamo molto sui nostri fuoriclasse e sono certo che Sturino guiderà la carica. Ha qualche conto in sospeso a quel che ricordo! (Nerone n.d.r.)"
Tutti i tifosi i tifosi del team Skaven si aspettano un pronto riscatto.
Tutto è pronto, l'ovale non aspetta che di essere calciato, le ferite di essere riaperte.
Amanti del Blood Bowl... pronti a scendere in campo
venerdì 16 maggio 2008
La banda dei quattro: i prossimi epurati
Il sito Dagospia li ha definiti la banda dei quattro: Beppe Grillo, Marco Travaglio, Michele Santoro e Antonio Di Pietro. «Tolti di mezzo questi, il Paese si può avviare verso la modernizzazione». Addirittura. Travaglio è colpevole di essere andato ospite a Che tempo che fa a dire certe cose su Schifani & Co., che peraltro erano state dette scritte tante volte in passato e ritenute veritiere da un giudice in seguito a una querela. Santoro è colpevole di ospitare Travaglio ad Annozero e di aver dato voce ai V-Day di Beppe Grillo, quasi oscurato invece dalla stampa nazionale. Di Pietro è colpevole di aver difeso Travaglio dagli attacchi dei suoi colleghi politici provenienti sia da destra che da sinistra: «Manovre contro il manovratore. L'ultimo tentativo per fermare chi ha ancora il coraggio di raccontare i fatti anche se sgraditi alla casta dei politici. Insomma verrebbe da dire: colpirne uno per addormentare la coscienza critica di cento. Ancora non è chiaro - aggiunge di Pietro - quali sarebbero i capi d'imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all'informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un'opinione e giudicare liberamente». Beppe Grillo... Beh, Beppe Grillo è colpevole a prescindere no? Sempre per questioni di "casta".
Guai a toccare gli intoccabili, insomma. Tanto che, come abbiamo raccontato ieri, ora Travaglio s'è pure sentito dire da due dei maggiori quotidiani nazionali (si vadano a vedere le proprietà e gli azionisti) che lui va in vacanza in Sicilia e le spese del residence (pure bruttino tra l'altro) gliele paga la Mafia. Il quotidiano per cui lavora, la Repubblica, lo ha attaccato duramente tramite la penna di Giuseppe D'Avanzo e la redazione si è schierata dalla parte di Travaglio e contro D'Avanzo, per aver abbattuto a colpi d’ascia un collaboratore del giornale. E intanto sulle pagine del Venerdì esce oggi un pezzo di Gianni Barbacetto che dice su Schifani le stesse cose dette alla trasmissione di Fabio Fazio. Come mai? I tempi del settimanale sono lunghi e il pezzo è stato impaginato prima dell’exploit di Travaglio.
Ieri sera epico scontro ad Annozero tra Roberto Castelli e Marco Travaglio: ecco il video dei momenti più salienti:
«All'estero si usa così — ha detto Travaglio —, i giornalisti si scusano quando fanno errori, ma se dicono la verità a scusarsi sono i politici». Un monologo seguito con attenzione ai piani alti di viale Mazzini dove aleggiava la minaccia del dg Cappon: «Travaglio alla prossima è fuori». Ma al momento, secondo i vertici Rai, non sembra che emergano nuove violazioni. Insomma, se non oggi è domani. Preparatevi: i nuovi epurati saranno loro, i quattro della banda, Grillo, Di Pietro, Santoro e Travaglio.
giovedì 15 maggio 2008
La lettera - da Repubblica del 14 maggio 2008
di MARCO TRAVAGLIO
Caro direttore, ringrazio D'Avanzo per la lezione di giornalismo che mi ha impartito su Repubblica di ieri. Si impara sempre qualcosa, nella vita.
Ma, per quanto mi riguarda, temo di essere ormai irrecuperabile, avendo lavorato per cattivi maestri come Montanelli, Biagi, Rinaldi, Furio Colombo e altri. I quali, evidentemente, non mi ritenevano un pubblico mentitore, un truccatore di carte che "bluffa", "avvelena il metabolismo sociale" e "indebolisce le istituzioni", un manipolatore di lettori "inconsapevoli", quale invece mi ritiene D'Avanzo. Sabato sera sono stato invitato a "Che tempo che fa" per presentare il mio ultimo libro, "Se li conosci li eviti", scritto con Peter Gomez, che in 45 giorni non ha avuto alcun preannuncio di querela.
E mi sono limitato a rammentare un fatto vero a proposito di uno dei tanti politici citati nel libro: e cioè che, raccontando vita e opere di Renato Schifani al momento della sua elezione a presidente del Senato, nessun quotidiano (tranne l'Unità e, paradossalmente, Il Giornale di Berlusconi) ha ricordato i suoi rapporti con persone poi condannate per mafia, come Nino Mandalà e Benny D'Agostino (ho detto testualmente: "Schifani ha avuto delle amicizie con dei mafiosi. rapporti con signori che sono poi stati condannati per mafia"; la frase "anche la seconda carica dello Stato è oggi un mafioso", falsamente attribuitami da D'Avanzo, non l'ho mai detta né pensata).
Quei rapporti, contrariamente a quanto scrive D'Avanzo, sono tutt'altro che "lontani nel tempo", visto che ancora a metà degli anni 90 Schifani fu ingaggiato, come consulente per l'urbanistica e il piano regolatore, dal Comune di Villabate retto da uomini legati al boss Mandalà e di lì a poco sciolto due volte per mafia. Rapporti di nessuna rilevanza penale, ma di grande rilievo politico-morale, visto che la mafia non dimentica, ha la memoria lunghissima e spesso usa le sue amicizie, anche risalenti nel tempo, per ricattare chi tenta di scrollarsele frettolosamente di dosso. In qualunque altro paese, casomai capitasse che il titolare di certi rapporti ascenda alla seconda carica dello Stato, tutti i giornali e le tv gli rammenterebbero quei rapporti: per questo, negli altri paesi, il titolare di certi rapporti difficilmente ascende ai vertici dello Stato.
Che cosa c'entri tutto questo con le "agenzie del risentimento" e il "qualunquismo antipolitico" di cui parla D'Avanzo, mi sfugge.
Secondo lui i giornali, all'elezione di Schifani a presidente del Senato, non hanno più parlato di quei rapporti perché nel frattempo non s'era scoperto nulla di nuovo. Strano: non c'era nulla di nuovo neppure sul riporto di Schifani, eppure tutti i giornali l'hanno doviziosamente rammentato. I lettori giudicheranno se sia più importante ricordare il riporto, oppure il rapporto con D'Agostino e Mandalà (che poi, un po' contraddittoriamente, lo stesso D'Avanzo definisce "sconsiderato"). Ora che - pare - Schifani ha deciso di querelarmi, un giudice deciderà se quel che ho detto è vero o non è vero.
Almeno in tribunale, si bada ai fatti e le chiacchiere stanno a zero: o hai detto il vero o hai detto il falso. Io sono certo di avere detto il vero, e tra l'altro solo una minima parte. Oltretutto c'è già un precedente specifico: quando, per primo, Marco Lillo rivelò queste cose sull'Espresso nel 2002, Schifani lo denunciò. Ma la denuncia venne archiviata nel 2007 perché - scrive il giudice - "l'articolo si presenta sostanzialmente veritiero".
Approfitto di questo spazio per ringraziare i tanti colleghi e lettori (anche di Repubblica) che in questi giorni difficili mi hanno testimoniato solidarietà. Tenterò, pur con tutti i miei limiti, di continuare a non deluderli.
(14 maggio 2008)
The Big Kahuna
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazionealgebrica.
I veri problemi della vita saranno sicu ramente cose che non t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più
probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
mercoledì 14 maggio 2008
Etica - Questa sconosciuta
(Albert Schweitzer, Premio Nobel per la pace 1952)
L'etica (il termine deriva dal greco ἦθος, ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere.
Spesso viene anche detta filosofia morale. In altre parole, essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo.
È consuetudine differenziare i termini 'etica' e 'morale'. Sebbene essi spesso siano usati come sinonimi, si preferisce l'uso del termine 'morale' per indicare l'assieme di valori, norme e costumi di un individuo o di un determinato gruppo umano. Si preferisce riservare la parola 'etica' per riferirsi all'intento razionale (cioè filosofico) di fondare la morale intesa come disciplina.
L'etica può essere descrittiva se descrive il comportamento umano, mentre è normativa (o prescrittiva) se fornisce indicazioni. In ogni caso l'indagine verte sul significato delle teorie etiche.
Può essere anche soggettiva, quando si occupa del soggetto che agisce, indipendentemente da azioni od intenzioni, ed oggettiva, quando l'azione è relazionata ai valori comuni ed alle istituzioni.
Una calda giornata estiva - 1 agosto 2006
La tromba di Parker
Veleggiano note sulla canicola estiva.
Pareti a sostenere bottiglie
vecchi rossi ormai nobili
affiancati a giovani bianchi in attesa di frescura.
Fumano le orecchiette sposate a carciofi e pendolini
velate, come gambe di eleganti villeggianti,
da lievi coriandoli di ricotta.
Parker suona.
Sapori e suoni a contrasto.
Solo, a scavare uno spazio di intimità,
sapori poveri che si mescolano
e si vestono di suoni eleganti
dita che accarezzano i tasti del piano
mentre, con cura, la forchetta raccoglie gli ultimi sapori.
Profumi, suoni, sapori che riempiono
una calda giornata estiva
martedì 13 maggio 2008
Non pensarci
Come sempre, tanti fieri nazionalisti della terra dei cachi, hanno applaudito la scelta del nuovo "piacione" nazionale, facendo muro sulla difesa del cinema "de noialtri", fieri dei nostri prestigiosi registi italiani figli e nipoti degli Olmi Fellini e Monicelli.
Come non difendere il cinema che nelle lunghe vacanze Natalizie ci propina panettoni carichi di simpatia e che da ormai tanti anni ci ricordano che noi italiani siamo fieri delle nostra vacanze di Natale, che siano in crociera, a Miami o New York.
Peccato che film, che oserei definire piccoli capolavori del proprio genere, passino, all'occhio di questi eccelsi difensori del cinema italiano, nell'indifferenza più assoluta, nel silenzio.
Difendiamo il cinema italiano solo in dibattiti pseudo-culturali facendo poi la fila al botteghino per scegliere se il mattatore invernale sia Massimo Boldi o Cristian De Sica.
Entrare al cinema e trovarsi con un paio di altri sventurati, fa pensare che forse tu sia lo stupido e gli altri (quelli a casa) troppo intelligenti per non uscire da una massificazione generalizzata che preferisce il culo della Yespica a film, di certo non impegnativi, ma di gran lunga meno banali, più curati e divertenti.
Se le pellicole che lo Stato finanzia venissero anche distribuite ai cinema e se le sale non rimanessero vuote a favore "pessimi" film americani, non sarebbe necessario dibattere, come succede in questi giorni, se destinare i fondi pubblici per invitare qualche ospite straniero o produrre qualche nuovo film. I film si produrrebbero con gli incassi e le star americane avrebbero meno risalto se paragonate ai nostri bravi attori italiani.
Chiuso lo sfogo, grande film!!!
Non pensarci - Grande Valerio Mastandrea, bella regia (Gianni Zanasi), storia semplice, ma attuale e carina di un disagio della provincia benpensante, di una famiglia benestante all'apparenza felice e normale.
Stefano, musicista che ha conosciuto anche piccoli momenti di gloria nella capitale, decide di tornare al punto di partenza (Rimini), di ripartire dalla famiglia per resettare e ricominciare.
Il confronto con una realtà totalmente diversa dalla sua lo porta a scoperte che riguardano la sua famiglia, nuove e inaspettate.
Il fratello maggiore a un passo dalla separazione e dall'esaurimento nervoso con l'azienda di famiglia ormai al fallimento, la sorella estraniata dal mondo dedita solo agli amati delfini e i genitori che lentamente invecchiano apparentemente ignorando quello che succede attorno. Rimboccarsi le maniche, affrontare nuove situazioni per riportare tutto a galla, salvare gli altri per ritrovare se stessi.
Ogni problema affrontato sarcasticamente, sorridendo anche alle notizie più sconvolgenti.
Piccolo capolavoro di un nuovo neorealismo italiano.
Poi non ditemi che non abbiamo bravi attori in Italia
Trama:
Un chitarrista rock fallito e ammaccato (Valerio Mastandrea) torna dalla Grande Città in cui aveva tentato l’avventura alla casella di partenza: la casa della sua famiglia a Rimini. Dove il fratello, (Giuseppe Battiston) sempre più grasso, gestisce con scarsi successi la fabbrica di famiglia di ciliegie sotto spirito; la sorella (Anita Caprioli) se ne sta sempre sola con i delfini dell’acquario. E i genitori invecchiano apparentemente ignari di tutto, o quasi... Preso in contropiede da una serie di rivelazioni e scoperte famigliari per lui sempre più incredibili, il protagonista si ritrova suo malgrado costretto ad occuparsi assurdamente e a modo suo di tutti. E alla fine è forse proprio in questo modo che, dopo tanto tempo e senza accorgersene, finisce con l’occuparsi di se stesso.
venerdì 9 maggio 2008
Il Botero ritrovato alla periferia di Trento
La polizia ha recuperato una delle sette statue di Fernando Botero rubate nell'ottobre scorso dalla Fonderia artistica 'L'Artè di Pietrasanta (Lucca). La statua è stata trovata in una campagna nella zona nord della città, nei pressi dell'Autostrada del Brennero. Il mese scorso altre tre statue erano state ritrovate alla periferia di Verona. L'opera ritrovata è "Cane 2006", che reca la firma di Botero. Del peso di 15 kg, la statua verrà al più presto analizzata dal gallerista Pontini di Venezia che dovrà certificarne l'autenticità.
Un sorriso cordiale a passo veloce (del 18 ottobre)
Qualche settimana fa, in silenzio se n'è andata una persona a cui ho voluto dedicare queste poche righe. Non un familiare o un caro amico ma una persona che ha accompagnato i giorni della mia vita. Una "comparsa" a cui ho voluto rendere un affettuoso omaggio.
Un sorriso cordiale a passo veloce
ricordi che lentamente svaniscono
il nome di un grande, passato, ciclista
Un sorriso cordiale a passo veloce
foto in bianco e nero
una squadra di giovani calciatori
mio padre il piccolo e lui il vecchio
Un sorriso cordiale a passo veloce
persone che passano a margine della vita
che la completano e la rendono tale
Un ultimo saluto veloce e cordiale
al suo sorriso e al suo passo
mercoledì 7 maggio 2008
Un soffio di vento
Un soffio di vento, di un maggio ormai agli sgoccioli, aria calda di un’estate arrivata in anticipo.
Il vestito leggero, morbido, cade sui fianchi stringendo le forme perfette, scende piano e allargandosi per fare da banderuola di quel alito caldo di brezza.
Sorride, sposando con la radiosità di luce emanata, un sole caldo che non teme le nuvole di passaggio.
Volano bassi i gabbiani e planano sulla spiaggia per riposare le ali e ripartire veloci al suono dolce della sua risata.
La maglietta corta, lascia all’aria calda, la pelle appena colorita dai primi raggi di sole, un po’ scollata sui seni che con fare inopportuno tirano il cotone mettendo in evidenza le belle rotondità. Scalza cammina piano sulla sabbia, in mano le scarpe appena tolte che si muovono ondeggiando ad ogni passo.
Un brivido, la sabbia fredda, percorre il corpo in un fremito.
Persi, due occhi guardano, il radioso spettacolo di quel giorno di fine primavera.
Piedi nudi a ripercorrere le orme leggere di lei, a sorridere di quelle movenze allegre e spensierate. Abiti semplici, semplicemente indossati dai colori chiari e delicati.
I pantaloni di lino cadono morbidi e larghi fino a coprire i piedi insabbiati.
Si guardano con occhi teneri, persi uno nell’altro.
Le scarpe, abbandonate a terra per liberare le mani e per stringersi una all’altra.
I piedi bagnati dalle onde lente del mare piatto, l’acqua fredda che risveglia i sensi e si mescola con il caldo tepore del sole.
Faccia a faccia, occhi negli occhi, e le labbra che si toccano mentre le mani si stringono.
Un bacio lieve, appena appoggiato, ma caldo e dolce…
Mi piace... di domenica 17 febbraio - Laives
Mi piace ascoltare la musica alta in cuffia.
Mi piace guardarmi attorno, osservare, scrutare sorridere alla gente che incrocio.
Mi accorgo di fare il "broncio", di tenere il labbro inferiore su quello superiore, lo faccio inconsapevolmente quando sto bene, quando sono rilassato.
Poi mi fermo, cerco un posto tranquillo, al sole, mi siedo e scrivo.
E' da tano che non lo facevo, l'ultima volta quando vivevo ancora a Firenze, spesso dopo il solito giro mi fermavo agli Uffizi o all'Albereta (quanto mi manca il solito giro).
Oggi ne avevo proprio bisogno, camminare in un luogo che non conosco, carpirne i non luoghi, gli angoli particolare, respirare il genus loci che ogni posto cela.
oggi poi, la testa è annebbiata e lo stomaco ribolle per le, troppe, birre della sera.
C'è il sole, l'aria è fresca e frizzante come solo in montagna può essere, facile da incamerare nei polmoni, pulirli e poi liberarla in un soffio.
Sono seduto di fronte una chiesa... anzi davanti al piccolo cimitero che la affinca.
E' sempre emozionante scoprire dei luoghi così belli, una chiesa vecchia, una chiesetta di montagna che nasconde un'enorme sorpresa, quasi da rimanere senza fiato, senza parola.
Sono rimasto solo, un'ora a girare per la chiesa, a scattare fotografie, a capirne la luce, i tagli sul soffitto, i piccoli particolari. Mi piace osservare, mi piace esercitare i miei occhi a carpire i cambi di colori che il sole provoca muovendosi.
Mi piace camminare solo.
Mi piace ascoltare la musica alta in cuffia.
Mi piace guardarmi attorno, osservare, scrutare sorridere alla gente che incrocio.
Sagge parole...
Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso-Toro Seduto-
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.