martedì 19 agosto 2008

ODIO

Qualche volta è d'obbligo, si deve mutare il proprio essere, invertire l'evoluzione e tornare a cacciare.
Come la farfalla in una improbabile involuzione torna bruco e lo splendido cigno il brutto anatroccolo.
Il cane più docile se ferito mostra i denti pronto ad azzannare.
Qualcuno è capace di tirar fuori il peggio di quello che tieni dentro, non sapendo che quello che non si vede è celato solo perché troppo brutto da incontrare.
Imparare un nuovo sentimento serve, ti aiuta a crescere e a scoprire qualcosa di nuovo che non hai mai vissuto.
L'odio ha quel sapore appena amaro, che lascia in bocca un gusto che col tempo può diventare piacevole, piacevole in rapporto alla distanza che ti divide da prendere le tue rivincite.
Una patina sulla pelle lieve impalpabile ma presente.
Tutti sappiamo mordere anche se non lo abbiamo mai fatto.
Piano piano si arriva alla meta e più la meta è lontana più lunga sarà la sofferenza del percorrere il sentiero, più piacevole il dissetarsi della vendetta.
Non pensavo di poter tirare fuori questo di me.
Ormai è fuori alla luce, un io libero e non ha intenzione di tornare indietro fino quando non avrà bevuto a quella fresca fonte.
Non smetterò fino quando non mi sarò tolto le mie soddisfazioni qualunque sia il prezzo da pagare, sarà sempre meno oneroso del conto che presenterò.
Chi sa non può leggere altrimenti capirebbe quanto sarà facile fiutare l'odore.
Arriverà il momento prima o poi in cui gli occhi cadranno uno dentro l'altro.
Basterà quello per portare scompiglio, il resto arriverà con funesta calma, con passi lenti ma dolorosi.

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Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-