giovedì 21 agosto 2008

Messaggio nella bottiglia

In questi giorni mi sento spesso come un naufrago, come mi fossi svegliato per caso in un'isola deserta. Solo, attento a ogni movimento, a ogni fruscio. Come un naufrago mi siedo e aspetto scrutando all'orizzonte.
Allora che fare... scrivo un messaggio lo infilo nella bottiglia e lo affido al mare.

"Ho visto stolti sorridere, ridere di me, sparlare accusare, sommare e sottrarre. Ma come in ogni conto tutto si decide alla fine.
Ciondolante, dinoccolato a mostrar tutti i denti, inventare per sentirsi importante, circondato da piccole insulse creature, assoggettate perchè troppo stupide per pensare da sole. A testa bassa, come a cercar qualcosa a terra, forse per non scorgere lo sguardo, forse perchè troppo codardi per sostenere le parole dette. Ride lo stolto senza sapere che prima o poi qualcuno chiederà giustizia e sarà pesante e nota a tutti. Qualcuno avrà da perdere qualcosa, io ho già perso.
Quando non si è più ragazzini, non ci si comporta da ragazzini.
E' ora di smettere di ridere e di cominciare a tirar le fila.
Io vado a testa alta non abbasso lo sguardo. Adesso tocca a voi. Ridi ridi di capitan falaska in mutande, ridi fino a non aver più fiato. Racconta, condisci, infarcisci e carica, ridi e racconta, racconta e ridi.
Io ho altro per cui vivere, ho una mia vita da raccontare, amici, amore e rispetto. Tu non credo!
Preparati però, qualcosa racconterai, un motivo per parlare lo avrai ma non so quanto sarà divertente e quanto ancora ci sarà da ridere.
Cammina lo stolto, ciondolante fino quando non si scioglie la matassa"

Affido il messaggio alla bottiglia, il mare (della rete) è grande ma chissà se arriverà mai a destinazione.

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Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-