martedì 13 maggio 2008

Non pensarci

Qualche giorno fa mi sono trovato a dibattere su un forum sulla presa di posizione del neo-sindaco romano Gianni Alemanno riguardante la possibilità di invitare, alla Festa del Cinema di Roma, ospiti stranieri o comunque di levatura internazionale.
Risparmiare per finanziare il cinema italiano.
Come sempre, tanti fieri nazionalisti della terra dei cachi, hanno applaudito la scelta del nuovo "piacione" nazionale, facendo muro sulla difesa del cinema "de noialtri", fieri dei nostri prestigiosi registi italiani figli e nipoti degli Olmi Fellini e Monicelli.
Come non difendere il cinema che nelle lunghe vacanze Natalizie ci propina panettoni carichi di simpatia e che da ormai tanti anni ci ricordano che noi italiani siamo fieri delle nostra vacanze di Natale, che siano in crociera, a Miami o New York.
Peccato che film, che oserei definire piccoli capolavori del proprio genere, passino, all'occhio di questi eccelsi difensori del cinema italiano, nell'indifferenza più assoluta, nel silenzio.
Difendiamo il cinema italiano solo in dibattiti pseudo-culturali facendo poi la fila al botteghino per scegliere se il mattatore invernale sia Massimo Boldi o Cristian De Sica.
Entrare al cinema e trovarsi con un paio di altri sventurati, fa pensare che forse tu sia lo stupido e gli altri (quelli a casa) troppo intelligenti per non uscire da una massificazione generalizzata che preferisce il culo della Yespica a film, di certo non impegnativi, ma di gran lunga meno banali, più curati e divertenti.
Se le pellicole che lo Stato finanzia venissero anche distribuite ai cinema e se le sale non rimanessero vuote a favore "pessimi" film americani, non sarebbe necessario dibattere, come succede in questi giorni, se destinare i fondi pubblici per invitare qualche ospite straniero o produrre qualche nuovo film. I film si produrrebbero con gli incassi e le star americane avrebbero meno risalto se paragonate ai nostri bravi attori italiani.

Chiuso lo sfogo, grande film!!!

Non pensarci - Grande Valerio Mastandrea, bella regia (Gianni Zanasi), storia semplice, ma attuale e carina di un disagio della provincia benpensante, di una famiglia benestante all'apparenza felice e normale.

Stefano, musicista che ha conosciuto anche piccoli momenti di gloria nella capitale, decide di tornare al punto di partenza (Rimini), di ripartire dalla famiglia per resettare e ricominciare.
Il confronto con una realtà totalmente diversa dalla sua lo porta a scoperte che riguardano la sua famiglia, nuove e inaspettate.
Il fratello maggiore a un passo dalla separazione e dall'esaurimento nervoso con l'azienda di famiglia ormai al fallimento, la sorella estraniata dal mondo dedita solo agli amati delfini e i genitori che lentamente invecchiano apparentemente ignorando quello che succede attorno. Rimboccarsi le maniche, affrontare nuove situazioni per riportare tutto a galla, salvare gli altri per ritrovare se stessi.
Ogni problema affrontato sarcasticamente, sorridendo anche alle notizie più sconvolgenti.
Piccolo capolavoro di un nuovo neorealismo italiano.

Poi non ditemi che non abbiamo bravi attori in Italia





Trama:
Un chitarrista rock fallito e ammaccato (Valerio Mastandrea) torna dalla Grande Città in cui aveva tentato l’avventura alla casella di partenza: la casa della sua famiglia a Rimini. Dove il fratello, (Giuseppe Battiston) sempre più grasso, gestisce con scarsi successi la fabbrica di famiglia di ciliegie sotto spirito; la sorella (Anita Caprioli) se ne sta sempre sola con i delfini dell’acquario. E i genitori invecchiano apparentemente ignari di tutto, o quasi... Preso in contropiede da una serie di rivelazioni e scoperte famigliari per lui sempre più incredibili, il protagonista si ritrova suo malgrado costretto ad occuparsi assurdamente e a modo suo di tutti. E alla fine è forse proprio in questo modo che, dopo tanto tempo e senza accorgersene, finisce con l’occuparsi di se stesso.

FilmUP

2 commenti:

principessa ha detto...

sei davvero una persona motl ineressante....mi piacciono e condivido i tuoi interessi... ma stai allerta da grillo ,è un falso ambientalista che si stipendia con le nostre curiosità... l'arte rende le persone sensibili ...e tu lo sei...ciao
silvia

principessa ha detto...

l'ambiente è un argomento molto importnte...magari tutti fossero sensibili come te! saremmo in un mondo più pulito..........
baci
silvia

Sagge parole...

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso
l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non
poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
-Toro Seduto-